Consorterie riconosciute

Le proprietà collettive di frazioni di Comuni e le comunioni di privati vengono definite dai valligiani con il termine generico di consorterie. L’origine delle consorterie risale a tempi lontani in cui gruppi di famiglie o di centri abitati detti hameaux o di molteplici villaggi traevano, da vaste superfici di boschi ma soprattutto di pascoli, l’uso e l’effettivo godimento di pascolare il loro bestiame e di rifornirsi di legname da ardere e da costruzione. Questa forma singolare e variegata di proprietà collettiva montana di beni indivisi, che esula dall’appartenenza ai Comuni, è riconosciuta dalle norme consuetudinarie della Valle.

Le consorterie sono rette da speciali regolamenti compilati dalla maggioranza dei consortisti. L’amministrazione è devoluta all’assemblea generale dei consortisti che si riunisce per approvare i conti, i lavori da eseguire, decidere sui reclami. Altri organi sono il consiglio di amministrazione, il Presidente, il Segretario, il Tesoriere e il Collegio di revisori dei conti.

Diversi autori esaminano la probabile origine, l’evoluzione, la fisionomia giuridica e la situazione amministrativa di tali istituti consuetudinari. Per un approfondimento della materia, si rimanda alle citazioni bibliografiche.

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