Consorterie di Ayas

L’origine delle Consorterie in Ayas è rappresentata dagli atti di infeudazione di terre agli abitanti di una o più frazioni da parte dei Signori di Challant nel trecento-inizio quattrocento.

Vanno annoverate fra le grandi consorterie di Ayas le seguenti, per ordine di superficie:

  • Consorteria di Magneaz-Champoluc-Rovinal, di oltre 7.000.000 mq
  • Consorteria Periasc-Mentenc, di circa 6.700.000 mq.
  • Consorteria di Lignod, di circa 6.400.000 mq.
  • Consorteria di Antagnod, di circa 4.400.000 mq. (comprensiva del pascolo diviso)
  • Consorteria di Bisous, di circa 1.700.000 mq.
  • Consorteria di Antagnod-Lignod, formata soltanto dai boschi che vegetano sui territori consortili di Antagnod e di Lignod.

Queste consorterie, per buona parte boscate, furono una risorsa collettiva formidabile per la sopravvivenza degli abitanti di Ayas nei secoli passati e rivestono oggi eguale importanza in un’economia locale prevalentemente turistica, come migliore garanzia di conservazione del paesaggio e del territorio. Il loro regime giuridico le preserva dall’aggressione della speculazione.

 

Nota storica sulle consorterie di Ayas

Il territorio delle parrocchie (non esistevano ancora i comuni) di Ayas, di Brusson, parte di Challand e parte di Gressoney costituiva il c.d. “Mandement de Graines” (che prende il nome dall’omonimo castello), le cui terre, secondo la tradizione, furono donate (e non infeudate) nel 515 dal re dei Burgundi Sigismondo all’Abbazia di Saint-Maurice d’Agaunes nel Vallese, unitamente ad altre terre in Savoia, nel Vallese e in Valle d’Aosta.

L’Abbazia, alla fine del XII secolo, infeudò detto Mandamento ai Signori di Challant che detennero quindi il feudo in qualità di vassalli dell’Abbazia ed alla quale corrispondevano il censo annuo pattuito di 20 soldi viennesi e di 40 soldi di placito.

Gli Challant a più riprese nel corso del tempo (aa. 1263, 1338, 1360, 1390, 1429,1437, 1552, 1565, 1727 e 1733) passarono all’Abbazia la “reconnaissance”, cioè l’atto con cui riconoscevano che il dominio eminente sulle terre del Mandamento faceva capo all’Abbazia di cui si riconoscevano vassalli.

I Signori di Challant a loro volta subinfeudarono dietro corrispettivo parte delle terre agli abitanti del Mandamento stesso.

Nel 1782 il re di Sardegna e Duca di Savoia e della Valle d’Aosta, Vittorio Amedeo III, acquistò dall’Abbazia di Agaune il dominio diretto del “Mandement”. Questo passaggio di giurisdizione avrà un marcato rilievo nell’affrancazione dei tributi feudali del 1786.

 

Consorteria di Magneaz-Champoluc-Rovinal

Il 30 novembre 1435, nel castello di Châtillon, il Conte François de Challant concede a 24 uomini di Ayas a nome loro e di tutti gli abitanti che “abitano presentemente e staranno ed abiteranno successivamente nei confini e limiti della detta parrocchia di Ayas”…. “in retto, libero e perpetuo feudo” ….. “un appezzamento di alpeggio situato in Aventina, i cui confini di tutto l’alpeggio si dice siano: …(omissis)…” ed inoltre “un appezzamento di pascolo sito sopra Lygnyo, Antagnyo e Biczo, i cui confini si dice siano: …(omissis)…”.

Tutto fa supporre che si tratti del territorio dell’attuale consorteria di Magneaz-Champoluc-Rovinal, mentre per la seconda infeudazione trattasi, senz’ombra di dubbio, delle terre della consorteria di Lignod, di Antagnod e di Bisous.

Gli atti infeudativi originari delle consorterie di Lignod e di Bisous sono antecedenti e pertanto l’infeudazione del 1435 è semplicemente confermativa.

 

Consorteria di Bisous

L’atto infeudativo originario della Consorteria di Bisous da parte dei fratelli Pietro, Bonifacio, Giovanni e Giacomo Signori di Challant – non ancora conti – è del 1341.

Tale consorteria compare ancora nel catasto del 1771, conservato nell’archivio storico comunale, al n. 6844 con l’indicazione “Commun du village de Bezou – Paturage à Valcoche”, mentre nell’ottocento i terreni della stessa (circa 1.680.000 metri quadrati) formarono oggetto di trasferimenti fra privati.

Non è stato finora reperito l’atto di passaggio dal pubblico al privato e dimostrata la sua legittimità.

Di tale Consorteria si perse traccia nel XIX secolo ed i beni vennero intestati a privati.

 

Consorteria di Pilaz-Periasc-Mentenc

L’infeudazione, da parte di Ebalo di Challant, delle terre dell’attuale grande Consorteria di Pilaz- Periasc-Mentenc agli abitanti di “Ultra aqua (della sinistra orografica dell’Evançon da Periasc a Corbet) di Pila e di Magnissola” risale al 1257.

Si tratta forse della più antica infeudazione di Ayas conosciuta. Di tale infeudazione si ha notizia e conferma in un documento del 1402.

 

Il cimento delle consorterie di Ayas ai sensi della L.R. 14/1973

Sembra di poter affermare, con relativa certezza, che alcuni “sintomi” indicano chiaramente la natura pubblica di molte di queste consorterie e quindi giustificano il loro attuale inquadramento nella disciplina della L.R. 14/1973, in particolare:

  1. l’approvazione dei regolamenti da parte del Consiglio comunale, secondo la procedura contenuta nelle lettere patenti del 1781;
  2. l’individuazione delle consorterie nel “Catasto sardo” sotto la denominazione di “Commun”.

L’iter che ha portato al riconoscimento delle consorterie di Ayas è stato in linea con quanto avvenuto nel resto del territorio regionale. A norma della L.R. 14/1973, entro due anni dall’entrata in vigore della stessa, le consorterie avrebbero dovuto presentare domanda di riconoscimento alla Regione, previa produzione della relativa documentazione; in caso contrario, i beni delle consorterie sarebbero passati a far parte del demanio comunale. Tuttavia, si registra una generalizzata inerzia da parte delle consorterie della Valle d’Aosta. A fronte dell’inerzia delle consorterie di Ayas, la Giunta comunale, con deliberazione del 12 dicembre 1974, autorizza il Sindaco ad inoltrare domanda per conto delle consorterie amministrate e per conto delle altre conosciute. Effettuata un’accurata ricerca sul “Catasto sardo” del 1771 per individuare le consorterie allora presenti in Ayas, il 10 marzo 1975, il Sindaco Davide Chasseur inoltra alla Regione le domande di riconoscimento di ben 23 consorterie con l’indicazione dei confini originari rinvenuti nel Catasto sardo. Due di queste 23 consorterie (le consorterie di Antagnod e Magneaz-Champoluc-Rovinal) formulano poi una propria domanda il riconoscimento.

A distanza di cinque anni, viene avviata la procedura di riconoscimento da parte della Regione. A fronte del parere favorevole al riconoscimento, espresso il 28 giugno 1982 dal Commissario per gli usi civici di Torino, il 27 luglio 1982, il Presidente della Giunta regionale emana il decreto n. 689 di riconoscimento delle 25 consorterie di Ayas quali enti speciali di natura pubblica ai sensi della L.R. 14/1973. Il decreto, fra l’altro, stabilisce che “Per la delimitazione territoriale delle predette consorterie si fa riferimento a quanto risulta dal Catasto terreni del comune di Ayas del 1771”.

Dal 1984 le grandi consorterie (Magneaz-Champoluc-Rovinal, Pilaz-Periasc-Mentenc, Lignod, Antagnod, Bisous e Antagnod-Lignod), dopo aver esperito le procedure e gli adempimenti prescritti dalla legge regionale 14/1973, si dotano di uno Statuto, nominano il Consiglio direttivo e possono, così, amministrarsi in proprio. Le altre consorterie di più ridotte dimensioni sono invece tuttora amministrate dal Comune.

(Pagina creata su testi di Silvio ROLLANDIN)